Campigli, Massimo

Authority

  • Altre intestazioni: Ihlenfeldt, Max
  • Codice identificativo: AD900AU-102018
  • Tipologia: Persona Fisica
  • Date di esistenza: 1895-1971
  • Qualifica: Pittore.
  • Attività: Pittore, giornalista.
  • Storia: Si dichiara nato a Firenze, ma è probabile che fosse nato a Berlino; con la madre si stabilisce comunque, bambino, nel capoluogo toscano. Nel 1907 si trasferisce con la famiglia a Milano. Compie studi irregolari e in larga misura autodidattici; è in contatto con gli ambienti intellettuali fiorentini, segretario di "La Lettura" e collaboratore con scritti e disegni su "Lacerba" (1914). Arruolato nel 1915, è fatto prigioniero in Germania l'anno successivo e deportato in Ungheria; riesce a fuggire e a raggiungere la Russia, da dove si adopera per il rientro dei prigionieri italiani in patria. Dopo la guerra, lavora al "Corriere della Sera" come inviato da Parigi. Qui entra in contatto con ambienti intellettuail e artistici stimolanti e si dedica con sempre maggior interesse alla pittura. Nel 1923 realizza la sua prima esposizione a Roma, presso la Galleria di Anton Giulio Bragaglia. Nel 1927 espone a Dresda; nel 1928 conosce l'arte etrusca, dalla quale rimane profondamente influenzato. Le esposizioni si succedono nel corso degli anni; nel 1933 è chiamato con Funi, De Chirico, Sironi e Severini a decorare il salone delle cerimonie alla Triennale di Milano. Durante la Seconda guerra mondiale è a Venezia e poi a Milano; nel 1949 aderisce al Congresso dei Partigiani per la pace. Svolge la sua esistenza tra Milano, Parigi, Roma; muore nella sua villa di Saint-Tropez (Francia)
  • Fonti (vedi legenda): 8
  • Ultimo aggiornamento: 2011-11-04