Archivio Vieusseux

Struttura
Codice Provvisorio
  • AG1.1
Titolo
  • Vieusseux
Livello di descrizione
  • Archivio
Contenuto
  • Parte della biblioteca di famiglia, di cui si conservano in archivio circa 8300 opere per un numero totale che oltrepassa la cifra di 9000 volumi, che coprono in maniera eccellente alcuni settori disciplinari, a cominciare sicuramente dalla narrativa e dalla poesia italiane, ma ben rappresentate sono anche le letterature straniere – in particolare quella francese –, il teatro, la musica, gli strumenti di consultazione (dizionari, enciclopedie, guide turistiche), molti libri recano caratteristiche che li rendono esemplari unici, come rilegature preziose, note di possesso, ex libris (riconoscibili quelli di tutti e tre i membri familiari, Ugo, Fernanda e Paola), dediche (in particolare si segnala quelle di Gabriele D’Annunzio), capita spesso – inoltre – che le pagine siano interfoliate con ritagli di giornale, appunti, alcuni documenti epistolari; tra i veri e propri documenti di archivio risultano quasi 600 manoscritti o dattiloscritti di oltre 130 autori (tra le firme presenti si segnalano i nomi, tra gli altri, di Riccardo Bacchelli, Massimo Bontempelli, Giovanni Comisso, Grazia Deledda, Giuseppe De Robertis, Arturo Loria, Ada Negri, Aldo Palazzeschi, Pietro Pancrazi, Alfredo Panzini, Mario Praz, Giuseppe Prezzolini), si tratta di testi di recensioni, saggi o racconti, pronti per essere mandati in tipografia: gli scritti sono stati infatti quasi tutti pubblicati sulle riviste dirette da Ugo Ojetti, come “Pègaso” e “Pan” e circoscrivibili all’incirca agli anni 1929-1935 (sono presenti alcuni manoscritti riferibili a un periodo precedente, come le bozze di stampa di alcune poesie di Giovanni Pascoli e testi di Pietro Sbarbaro), ma non mancano altre occasioni di pubblicazione e differenti sedi di stampa, come la Storia illustrata della letteratura italiana, una enciclopedia di cui è stato pubblicato solo il primo volume, nel 1942; segnaliamo poi circa 20 fotografie che ritraggono Ugo, Paola e Fernanda Ojetti, alcuni ospiti della loro residenza di famiglia al Salviatino, altre fotografie di gruppo riprendono Ugo Ojetti con amici e intellettuali; una piccola raccolta di autografi musicali collezionati da Paola Ojetti; altri oggetti e documenti vari, tra cui un libro di firme degli ospiti del Salviatino. Il Fondo comprende inoltre circa 80 minute di lettere dattiloscritte intercorse fra Fernanda Gobba Ojetti, moglie di Ugo, e la figlia Paola Ojetti negli anni dell’ultimo conflitto mondiale. Conservate sigillate, non sono consultabili prima del 2019.